♫ -“Light Painting”

Chiara Scalco presenta l’articolo “Light painting”

Dipingere con la luce: l’idea è molto affascinante, proprio per l’inafferrabilità del soggetto.

Un’azione o un gesto che diventano forma e vengono impressi in una foto che dia l’idea del movimento sono proprio quello che riuscì a realizzare Gjon Mili, un fotografo autodidatta di origini albanesi, nato nel 1904 e trasferitosi negli Stati Uniti all’età di vent’anni.

In realtà, il suo percorso di studi non è stato come ci aspetteremmo: egli infatti si laureò in materie scientifiche, in ingegneria elettrotecnica presso il Massachusetts Institute of Technology, per poi lavorare come ingegnere delle luci fino al 1938.

A partire dal ’39, però, Mili iniziò a lavorare come fotografo, diventando un pioniere nell’uso del flash elettronico.

I primi esperimenti furono con una pattinatrice, che si muoveva con ai piedi una piccola lampadina legata alla scarpetta: in questo modo, la ragazza generò le prime scie luminose.

Queste prove piacquero particolarmente ad un grandissimo innovatore dell’arte, Pablo Picasso, il padre del Cubismo: i due uomini si incontrarono alla fine degli anni Quaranta, nella Francia meridionale, e realizzarono alcune fotografie di pura luce in movimento.

Le forme di Picasso si materializzarono nell’aria, come per magia!

Intorno alla fine del 2012, la rivista Life pubblicò dai suoi archivi alcune delle inedite prove di questa collaborazione.

Come provare dunque a dipingere con la luce? 

Ecco le istruzioni:

  1. Fissa la macchina su un treppiede
  2. Imposta un tempo di scatto di alcuni secondi (es. 10) o meglio usa la posa B
  3. Imposta (dal menu della macchina) la sincronizzazione del flash sulla seconda tendina
  4. Spegni tutte le luci oppure scatta in fortissima penombra
  5. Accendi una luce (es. un piccola torcia) e muovila puntando verso l’obiettivo
  6. Fatto!

Anche noi abbiamo fatto i nostri tentativi, ma non con la macchina fotografica, bensì con il cellulare: la tecnologia ci è amica e ci ha aiutato nell’esperimento…

Credeteci, non è facile come si potrebbe pensare: avere come superficie l’aria non è esattamente una comodità! Non ci sono riferimenti precisi, tracce ben definite della luce di una torcia o di una piletta, quindi si rischiano sovrapposizioni o scomposizioni dell’immagine.

Ad ogni modo, il nostro tentativo di augurarvi buone feste con questo sistema si può definire riuscito: chi avesse voglia di cimentarsi in questa forma d’arte, semplicemente con il telefono, non dovrà fare altro che cercare un tutorial on line sul “light painting con lo smartphone” e troverà tutte le risposte…Altrimenti potrà rivolgersi a noi!

Siamo curiosi di ricevere le vostre opere d’arte: scriveteci e mandatecele!

Nel frattempo, buone feste!

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