Vivere per il prossimo, morire ma non sentirne il peso

da un’idea di Matteo Martini, 1 AC – Liceo Classico indirizzo Artistico

Qual è il senso della nostra esistenza?

Ciascun essere vivente prova a dare una risposta a questa domanda. Si vive per un sogno, un obiettivo, una vendetta, si sopravvive al dolore e alla sofferenza.

Ormai nessuno però vive più per il prossimo: c’è un egoismo generale, si pensa solo a se stessi, anche perché la fiducia nell’essere umano ormai non si risolve se non in una ragione di sofferenza, perché alla fine quella fiducia viene tradita.

Secondo la Bibbia, però, chi riesce a porre fiducia nel futuro è degno di riposare in eterno accanto al Messia.

E’ Gesù Cristo in persona Colui che per primo è riuscito a compiere questo atto di fiducia, mettendo a rischio la sua stessa vita, sacrificandosi per l’umanità e per coloro che verranno dopo di lui.

Realizzata nei primi anni Sessanta del Quattrocento, la “Pietà” del pittore Giovanni Bellini, conservata alla Pinacoteca di Brera, presenta Cristo esanime, privo di vita, sorretto da Maria e da San Giovanni Battista.

L’opera, in particolare, mette in evidenza lo stretto legame d’affetto tra madre e figlio, che diventano quasi un tutt’uno, mentre lo sfondo è cupo e triste, proprio per enfatizzare il dolore e la sofferenza.

L’uomo se n’è andato da questo mondo terreno.

Mentre osservavo il dipinto, non ho potuto fare a meno di pensare alle parole della canzone “Leave out all the rest” dei Linkin Park:

“When my time comes

Forget the wrong that I’ve done

Help me leave behind some reasons to be missed

And don’t resent me

And when you’re feeling empty

Keep me in your memory”

La band americana, fondata nel ’96, ha subito un grave lutto nel 2017, quando il cantante Chester Bennington si è tolto la vita, dopo depressione e delusioni.

Nel testo in questione, l’autore, Bennington, si sente vicino alla morte e si rivolge al pubblico, ad un “tu” ipotetico, pregandolo di “dimenticare il male che ha compiuto, di aiutarlo a lasciare sulla terra alcune ragioni per cui sentire la sua mancanza”. Non vuole che l’interlocutore ce l’abbia con lui, anzi, gli chiede di tenerlo nella sua memoria, soprattutto quando si sentirà solo e vuoto.

Ogni uomo può compiere azioni negative, azioni delle quali non andare sempre fiero, ma l’invito è a perdonare, a comprendere l’altro e ad andare avanti, con una certa fiducia nel prossimo.

Gesù ha compiuto un sacrificio estremo e ha salvato tutti noi, proprio per darci la possibilità di crescere, di capire e di migliorarci giorno dopo giorno, di credere e di amare, anche per lasciare nelle persone che vivono un ricordo di noi.

Andate alla Pinacoteca di Brera, provate a mettervi gli auricolari e ad ascoltare la canzone dei Linkin Park di fronte alla “Pietà” di Bellini, per riflettere sul senso della vita e sulla grandezza del gesto d’amore che l’arte riesce a trasmetterci.

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